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Fotografia del sito dell'Associazione Software Libero a fine 2005

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Con questo documento intendiamo pubblicare un memorandum della nostra posizione attuale, per trasparenza verso tutti coloro che seguono ed appoggiano le nostre attività.

L'uscita del regolamento attuativo della legge del bollino non ha chiarito tutti i dubbi che il testo di legge lasciava in sospeso ma ha in verità aperto nuove profonde voragini di incomprensioni e messo allo scoperto legioni di scontenti.

Ad esempio le associazioni degli editori di riviste informatiche, pur essendo stati tenuti in considerazione escludendo nel regolamento l'obbligo di apposizione del bollino per la distribuzione di software gratuito allegato alle pubblicazioni, stanno dimostrando un attivismo contrario a questa legge, come è apparso durante il recente dibattito allo SMAU. Possiamo provare ad indovinarne la ragione di questo attivismo: finché questo stato di cose sarà definito da un regolamento modificabile direttamente dalla SIAE e non solo dagli organi legislatori, non ci sarà certezza per il futuro. Quindi probabilmente gli editori sperano in un intervento legislativo.

Dal nostro punto di vista di associazione che vuole favorire il SL, un intervento legislativo in tal senso sarebbe un miglioramento rispetto alla situazione attuale, ma un miglioramento decisamente insignificante per farne un obbiettivo perseguibile; in questo modo infatti verrebbero avvantaggiate le distribuzioni di programmi liberi gratuiti, ma i problemi a carico dei produttori e distributori di programmi liberi a pagamento rimarrebbero irrisolti. Pensiamo ad esempio all'obbligo di apposizione del bollino per ogni nuova versione di software prodotto in poche copie per pochi clienti, necessità che in generale può essere molto onerosa per una piccola ditta.

L'obbiettivo di Assoli si può invece riassumere nelle seguenti parole: «tutto il software la cui licenza permette la copia integrale della distribuzione va esentato dal bollino». In questo modo verrebbero escluse dalla necessità dell'apposizione del bollino tutte le forme di distribuzione per le quali non ha senso parlare di copia originale contrapposta a copia abusiva, fra le quali, oltre al software libero in tutte le sue denominazioni (compreso quindi l'open source), rientrano pienamente anche altre forme di distribuzione come lo shareware, il freeware, il software di pubblico dominio e tutte le variazioni sul tema.

Sempre alla luce delle dichiarazioni rese durante il recente dibattito tenutosi durante lo SMAU, esiste una posizione ancora più radicale che è quella della BSA: a quanto ci è dato di capire questa associazione di grossi produttori di software chiede l'esenzione dal bollino per tutto il software tout court. Evidentemente non possiamo essere contrari a questa posizione, in quanto include la nostra non danneggiandoci; d'altro canto non possiamo neanche dimostrare molto interesse a spingerla più di quanto non serva ad ottenere i nostri scopi. In altre parole, se questo è l'unico modo di ottenere l'esenzione per il software libero, ben venga, ma il nostro principale obiettivo non è l'esenzione per tutto il software.

Fotografia del sito dell'Associazione Software Libero a fine 2005

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