Con questo documento intendiamo pubblicare un memorandum della nostra
posizione attuale, per trasparenza verso tutti coloro che seguono ed
appoggiano le nostre attività.
L'uscita del regolamento attuativo della legge del bollino non ha
chiarito tutti i dubbi che il testo di legge lasciava in sospeso ma ha
in verità aperto nuove profonde voragini di incomprensioni e messo allo
scoperto legioni di scontenti.
Ad esempio le associazioni degli editori di riviste informatiche, pur
essendo stati tenuti in considerazione escludendo nel regolamento
l'obbligo di apposizione del bollino per la distribuzione di software
gratuito allegato alle pubblicazioni, stanno dimostrando un attivismo
contrario a questa legge, come è apparso durante il recente dibattito
allo SMAU. Possiamo provare ad indovinarne la ragione di questo
attivismo: finché questo stato di cose sarà definito da un regolamento
modificabile direttamente dalla SIAE e non solo dagli organi
legislatori, non ci sarà certezza per il futuro. Quindi probabilmente
gli editori sperano in un intervento legislativo.
Dal nostro punto di vista di associazione che vuole favorire il SL, un
intervento legislativo in tal senso sarebbe un miglioramento rispetto
alla situazione attuale, ma un miglioramento decisamente insignificante
per farne un obbiettivo perseguibile; in questo modo infatti verrebbero
avvantaggiate le distribuzioni di programmi liberi gratuiti, ma i
problemi a carico dei produttori e distributori di programmi liberi a
pagamento rimarrebbero irrisolti. Pensiamo ad esempio all'obbligo di
apposizione del bollino per ogni nuova versione di software prodotto in
poche copie per pochi clienti, necessità che in generale può essere
molto onerosa per una piccola ditta.
L'obbiettivo di Assoli si può invece riassumere nelle seguenti parole:
«tutto il software la cui licenza permette la copia integrale della
distribuzione va esentato dal bollino». In questo modo verrebbero
escluse dalla necessità dell'apposizione del bollino tutte le forme di
distribuzione per le quali non ha senso parlare di copia originale
contrapposta a copia abusiva, fra le quali, oltre al software libero in
tutte le sue denominazioni (compreso quindi l'open source), rientrano
pienamente anche altre forme di distribuzione come lo shareware, il
freeware, il software di pubblico dominio e tutte le variazioni sul
tema.
Sempre alla luce delle dichiarazioni rese durante il recente dibattito
tenutosi durante lo SMAU, esiste una posizione ancora più radicale che è
quella della BSA: a quanto ci è dato di capire questa associazione di
grossi produttori di software chiede l'esenzione dal bollino per tutto
il software tout court. Evidentemente non possiamo essere contrari a
questa posizione, in quanto include la nostra non danneggiandoci;
d'altro canto non possiamo neanche dimostrare molto interesse a
spingerla più di quanto non serva ad ottenere i nostri scopi. In altre
parole, se questo è l'unico modo di ottenere l'esenzione per il software
libero, ben venga, ma il nostro principale obiettivo non è l'esenzione
per tutto il software.
|